Auto elettrica, ibrida, diesel, benzina o gpl?
È arrivato il momento di cambiare auto ma non sai che alimentazione scegliere? Oggi, oltre alle classiche valutazioni sui chilometri percorsi, o sul budget a disposizione, vanno aggiunte quelle sugli incentivi statali, sulle emissioni e sulle limitazioni di circolazione a loro annesse.
Cosa fare? Puntare su un motore a benzina o uno a gasolio? GPL, ibrido o elettrico?
Cerchiamo di fare chiarezza sui pro e contro di ogni motorizzazione presente sul mercato, e su quando conviene optare per una piuttosto che per un’altra.
Motore diesel
Ormai è risaputo: le auto diesel inquinano di più rispetto a quelle alimentate a benzina. Pur avendo un migliore rilascio di CO2, resta maggiore quello di particolati e polveri sottili. Tuttavia è corretto sottolineare che i diesel di ultima generazione (Euro 6D) sono omologati rispettando gli standard di emissioni più attuali, e quindi restano esclusi dai blocchi del traffico imposti dalle amministrazioni comunali.
Passiamo al lato economico. Per acquistare un diesel ci vogliono in media 1.500/2.000 euro in più rispetto allo stesso modello alimentato a benzina, e la manutenzione ha costi più elevati. A favore di questa motorizzazione c’è però il consumo più contenuto, che torna utile per rientrare dai costi appena citati. Attenzione però: per far sì che questo accada, bisogna percorrere almeno 20.000 km annui.
Anche la guida ha i suoi pro e contro. Al volante di un’auto diesel si accusano vibrazioni e rumorosità leggermente maggiori rispetto ad un’auto a benzina, ma la coppia bassa offerta dal motore garantisce una risposta più pronta e minori cambi di marcia.
Se una volta i motori diesel erano meno performanti rispetto a quelli alimentati a benzina, oggi la situazione è cambiata. I turbodiesel prodotti negli ultimi anni hanno prestazioni paragonabili a quelle del benzina. Se sei una persona a cui piace tenere l’auto 10 anni o più allora devi puntare sul diesel, che può percorrere il doppio dei chilometri rispetto a quello a benzina.
Motore benzina
Partiamo dal vantaggio più grande che caratterizza questa motorizzazione: il prezzo d’acquisto. Se dai un’occhiata al listino prezzi della vettura che vuoi acquistare, ti accorgerai che il modello a benzina è il più economico. A fronte di un risparmio iniziale, il motore a benzina è però quello con i consumi in assoluto maggiori, rimanendo così la scelta consigliata a chi percorre poca strada.
A bordo di un’auto alimentata a benzina, il confort è buono grazie alla silenziosità e alle basse vibrazioni. I motori di recente costruzione sono spesso dotati di una turbina che garantisce, quasi come nel turbodiesel, una coppia alta già dai bassi giri. I costi di manutenzione sono bassi, mentre per quanto riguarda le emissioni i benzina di moderna produzione hanno raggiunto un livello tale di “pulizia” da assicurare delle emissioni davvero basse. Di conseguenza, rispetto ad un diesel, si avranno meno problemi per gli accessi nei centri cittadini.
GPL
Gli importanti aumenti dei costi del carburante degli ultimi anni hanno spinto sempre più automobilisti ad optare per una motorizzazione alimentata a GPL. Inoltre sono sempre di più le case automobilistiche che hanno inserito nella propria gamma di modelli questo tipo di alimentazione. Tuttavia anche qui ci troviamo di fronte a pro e contro.
Come abbiamo già detto, il vantaggio più grande di una vettura a GPL è il costo molto basso del GPL stesso rispetto al diesel e alla benzina (circa 0,80 €/litro). Se si percorrono molti chilometri (dai 20.000 annui in su), il risparmio diventa davvero notevole. Attenzione, però: prima di fare questa scelta, considera bene quelle che sono le tue abitudini e il tuo stile di guida. Se ti piacciono le prestazioni brillanti, devi sapere che il motore alimentato a GPL perde un po’ in grinta, mentre se spesso ti imbatti in lunghe percorrenze devi sapere che i distributori GPL non sono poi così diffusi sul territorio, e non hai la possibilità di effettuare il rifornimento self service. Inoltre la manutenzione di questo impianto di alimentazione deve essere eseguita da un tecnico esperto e va effettuata regolarmente nei giusti tempi. Sotto il punto di vista ambientale, questa scelta si rivela favorevole rispetto ad un benzina o un diesel: i motori a GPL hanno emissioni di CO2 decisamente più bassi.
Motore Ibrido
Ormai da diversi anni le case automobilistiche hanno dato inizio alla transizione energetica, dando uno spazio sempre più ampio alle auto ibride tra i propri modelli, con un significativo aumento di automobilisti che optano per questo tipo di vetture. Le auto ibride, alimentate da due motori (uno termico e uno elettrico), offrono una serie di vantaggi, anche se per molti non mancano dubbi e scetticismi.
Parlando di vantaggi, il più importante riguarda il rispetto per l’ambiente. Subito dopo arriva il notevole risparmio in termini di consumi. Il motore ibrido infatti è in grado di percorrere parte del tragitto sfruttando solamente l’alimentazione elettrica, evitando così che quella endotermica consumi il carburante. Per questo motivo, le vetture ibride hanno un minore impatto ambientale grazie alle ridotte emissioni di CO2. Altri vantaggi arrivano dal risparmio sul bollo auto ( ridotto o esente dal pagamento per i primi 5 anni a seconda della regione) e dagli incentivi statali sull’acquisto, mentre l’accesso nelle zone centrali delle città e i parcheggi blu sono gratuiti o ridotti a seconda del comune.
L’autonomia delle auto ibride rimane uguale a quelle con motore endotermico, in quanto possono essere rifornite di carburante in qualsiasi distributore.
Tuttavia le auto ibride presentano alcuni svantaggi come il prezzo d’acquisto superiore allo stesso modello diesel o benzina, o la manutenzione che deve essere fatta presso centri specializzati con costi maggiori. Inoltre i benefici in termini di consumi si riducono quando si viaggia in autostrada o in strade extraurbane.
Motore elettrico
Così come le auto ibride, anche le auto elettriche sono caratterizzate da vantaggi e svantaggi. Trattandosi in questo caso di impatto zero, queste vetture rappresentano un enorme passo avanti verso la mobilità che rispetta l’ambiente. Quello di abbattere completamente le emissioni inquinanti rappresenta senza dubbio il vantaggio maggiore di queste vetture. Un altro importante vantaggio arriva dai consumi, non dovendo affrontare gli aumenti del costo del carburante, mentre possedendo un’auto elettrica si ha diritto all’esenzione dal bollo per i primi cinque anni e ad una riduzione dal sesto. L’accesso alle ztl è gratuito, così come la sosta nei parcheggi a strisce blu in quasi tutte le città.
Un ulteriore beneficio che contraddistingue le auto elettriche arriva dalla guida, che risulta fluida, silenziosa e dotata di accelerazioni notevoli.
Ma veniamo ai contro, che ad oggi limitano ancora molti automobilisti nell’acquisto di queste vetture. Partiamo dal prezzo che, nonostante gli incentivi statali, rimane comunque elevato, e quindi non per tutte le tasche. Un altro svantaggio è rappresentato dall’autonomia, soprattutto per chi percorre lunghi tragitti. Nonostante si siano raggiunti risultati soddisfacenti, con autonomie che vanno mediamente da 150 a 500/600 km per i modelli più performanti, le auto elettriche non hanno ancora raggiunto l’autonomia delle auto ad alimentazione endotermica.
Ad alimentare maggiormente la criticità degli automobilisti verso questi modelli è senza dubbio la ricarica delle batterie. Secondo molti, in Italia le colonnine non raggiungono ancora una quantità soddisfacente, considerando inoltre che i tempi per ricaricare le batterie sono spesso lunghi. Presso una stazione con una potenza di 22 kw il tempo necessario per una ricarica è di 2 ore, mentre con una potenza di 50 kw il tempo si dimezza. Solamente presso una stazione Ultra Fast con potenza fino a 350 kw è possibile ricaricare l’auto in 25/30 minuti.
